Ieri ho iniziato il mio percorso istituzionale prendendo parte come consigliere di maggioranza al primo consiglio comunale di Milano.
E’ stato un momento molto significativo per me: un’aula in cui si celebra la democrazia è un luogo in cui chi parla deve ricordarsi che non parla per sè, ma a nome almeno di tutte le persone che hanno deciso di votarlo. E ha davanti a sè persone che ne rappresentano altre con sensibilità a volte diametralmente opposte.
Dopo una campagna elettorale passata attraversando mondi a me vicini, non è stato semplice ascoltare consiglieri di opposizione che, almeno a parole, non sembrano avere vissuto Milano in questi anni. Ad ascoltare i loro interventi la città è insicura, in mano ai cittadini di origine straniera (i temibili “immigrati”), è discriminante rispetto agli “italiani” ed inefficiente in tutte le sue parti.
I tratti critici della città esistono, ne sono ben consapevole e non voglio dire il contrario, ma stanno altrove.
Ho approvato il documento programmatico presentato dal sindaco, nel quale sento sia ben espressa anche la sensibilità che ho provato a portare in questi mesi e anni.
E’ un documento che parla di un’ecologia integrale che tenga insieme ambiente e persone: perché una città green che possono permettersi solo i ricchi non è la città che vogliamo e questo lo abbiamo detto con grande determinazione.
Parla di una città iperconnessa, assolutamente sicura e internazionale, ma che non allontani i giovani e le giovani famiglie per i costi delle case e la mancanza di luoghi adeguati per i più piccoli.
Mi batterò in questi anni perchè questa sensibilità sociale che trova posto nel documento programmatico sia portata avanti fermamente.
volentieri recepirò proposte, indicazioni e criticità da parte tua e di chi vorrà manifestarmele.
Per quello che potrò fare per il mio pezzo io ci sono!
un abbraccio, Valerio

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