QUESTO IL TESTO DELLA DELIBERA APPENA APPROVATA:
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE
Oggetto: Istituzione ai sensi dell’art. 34, comma 8, dello Statuto della “Commissione Speciale per l’economia civile e lo sviluppo del terzo settore”.
I sottoscritti Consiglieri comunali propongono il seguente schema di deliberazione affinché venga iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale nei modi e nei termini previsti dal Regolamento.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Valerio PEDRONI
Elena BUSCEMI
Filippo BARBERIS
Gabriele RABAIOTTI
Giulia PASTORELLA
Marco FUMAGALLI
Carlo MONGUZZI
Luca BERNARDO
Matteo FORTE
IL CONSIGLIO COMUNALE
premesso che
Il 9 dicembre 2021 la commissione europea ha presentato il Piano d’azione europeo per l’economia civile volto a sviluppare il potenziale di crescita di imprese sociali, cooperative, fondazioni e associazioni non profit e aumentarne il contributo alle transizioni verde e digitale
- Il Piano prende le mosse dall’iniziativa della Commissione per l’imprenditoria sociale “costruire un ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell’economia e dell’innovazione sociale” del 2011 ed è risultato di un ampio processo di consultazione con i cittadini e i portatori di interessi.
- Il Piano è accompagnato da due documenti operativi allegati:
– Il primo fornisce un’analisi delle possibilità e delle opportunità per l’economia civile in Europa,
– Il secondo delinea scenari per la transizione ecologica e digitale dell’ecosistema economico.
- Il documento presenta inoltre le opportunità di finanziamento disponibili per sostenere l’economia civile.
- Il Piano comprende 38 azioni concrete da realizzare tra il 2021 e il 2030 e interviene in tre settori specifici:
- Creare le giuste condizioni per il successo dell’economia civile
Il quadro politico e giuridico è fondamentale per creare il contesto idoneo per il successo dell’economia civile. Rientrano in questo ambito la fiscalità, gli appalti pubblici e la disciplina degli aiuti di Stato, che devono essere adattati alle esigenze dell’economia civile.
Per affrontare questi aspetti, nel 2023 la Commissione proporrà una raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia civile. Pubblicherà altresì orientamenti per gli Stati membri sui quadri fiscali per le organizzazioni dell’economia civile e agevolerà l’accesso agli orientamenti in materia di aiuti di Stato.
Il Piano mira inoltre a migliorare le buone pratiche in materia di appalti pubblici socialmente responsabili e a promuovere l’economia civile oltre i confini dell’Ue.
- Offrire alle organizzazioni dell’economia civile opportunità per avviare ed espandere le loro attività
I soggetti dell’economia civile dovrebbero beneficiare del sostegno allo sviluppo delle imprese per l’avvio e l’espansione delle loro attività nonché per la riqualifica e l’aggiornamento delle competenze dei loro lavoratori. Per il periodo 2021-2027, la Commissione intende aumentare il proprio sostegno oltre i 2,5 miliardi di euro stimati destinati in precedenza all’economia civile (2014-2020).
Tra le altre azioni, nel 2023 la Commissione inaugurerà un nuovo portale dell’Ue per l’economia civile per permettere agli attori dell’economia civile di trovare in un unico luogo tutte le informazioni di cui hanno bisogno circa i finanziamenti, le politiche, la formazione e le iniziative dell’Ue. Nel 2022 lancerà inoltre nuovi prodotti finanziari nell’ambito del programma InvestEU e migliorerà l’accesso ai finanziamenti. Nello stesso anno la Commissione istituirà anche un Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale.
- Garantire il riconoscimento dell’economia civile e del suo potenziale
Il Piano mira a rendere l’economia civile più visibile e a migliorare il riconoscimento del suo lavoro e del suo potenziale. La Commissione svolgerà attività di comunicazione volte a sottolineare il ruolo e le specificità dell’economia civile, e avvierà uno studio inteso a raccogliere dati qualitativi e quantitativi per comprendere meglio l’economia civile in tutta l’Ue. Tra le molte altre iniziative, organizzerà anche corsi di formazione per i funzionari pubblici su vari argomenti attinenti all’economia civile e la promuoverà a livello regionale e locale favorendo gli scambi transfrontalieri.
Con il Piano la Commissione europea avvia inoltre un “percorso di transizione” per sostenere le transizioni verde e digitale dell’economia civile portando avanti un dialogo con le autorità pubbliche e le parti interessate. In particolare, la Commissione desidera raccogliere le opinioni del pubblico sul percorso di transizione attraverso un’indagine Ue aperta fino al 28 febbraio 2022.
preso atto che
- l’applicazione della Riforma del Terzo settore avviata con la Legge 6 giugno 2016, n. 106 “Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” ha dato forte impulso al ruolo del Terzo settore nella vita economica e non solo sociale del Paese, chiamando ad una modificazione sostanziale dei rapporti con la pubblica amministrazione (PA), in quanto enti che espressamente contribuiscono all’interesse generale della comunità (art. 118 della Costituzione);
- nel conseguente D.Lgs 117/2017, oltre all’armonizzazione della normativa sugli Enti di Terzo Settore (ETS), all’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e a definire una nuova fiscalità, vengono previste specifiche forme di collaborazione tra ETS e la PA e indicati i compiti della PA nella promozione del volontariato anche in collaborazione con il sistema scolastico e nella valorizzazione dell’esperienza dei volontari in ambito formativo e lavorativo;
- il D.Lgs 112/2017 inoltre introduce importanti novità che rendono possibile la coproduzione di beni e servizi nel non profit ridefinendo lo statuto di “impresa sociale”;
- il D.Lgs 40/2017 rilancia il Servizio Civile Universale come opportunità fondamentale di crescita per i giovani mentre il D.Lgs 111/2017 rende strutturale e stabile il 5 per 1000 come uno dei sistemi di finanziamento del settore;
considerato che
- la Milano della sostenibilità ambientale e sociale e la Milano della transizione digitale possano diventare un laboratorio per un modo nuovo di fare economia, che non si contrapponga al mercato e alla PA, ma che ragioni su logiche nuove rispetto a quelle della massimizzazione del profitto e della competizione ad ogni costo;
- questo laboratorio può accadere solo a Milano dove il mondo del terzo settore può uscire e sta uscendo dai vincoli del welfare e sta facendo impresa su tutti i fronti, offrendo opportunità di lavoro alla popolazione più fragile e producendo capitale sociale, innovando;
atteso che
- in relazione a quanto premesso, l’attività di analisi conoscitiva, studio e ricerca della Commissione speciale “per l’economia civile e lo sviluppo del terzo settore” qui proposta sarà volta alla definizione di linee di indirizzo politico per la programmazione di azioni attuative che, nell’ambito delle competenze riservate all’Ente, riguardino:
- forme di governance e di raccordo istituzionali al variegato mondo dell’imprenditoria sociale e dell’impresa che pone come prioritaria la produzione di valore sociale ed ambientale;
- il Terzo Settore che fa impresa non come fornitore, ma come partner strategico della PA e quindi mettere chiarezza sulle intersezioni tra il codice degli appalti e la Riforma del Terzo settore con i nuovi strumenti amministrativi che questa mette in campo (in primis la co-programmazione, la co-progettazione, la co-gestione e le convenzioni) uscendo dal perimetro solo del settore sociale ed educativo;
- una reale applicazione dei cosiddetti “appalti sotto-soglia” per le cooperative sociali di tipo B e di un sistema di inserimenti protetti dentro le società partecipate da parte dell’amministrazione comunali e delle aziende che si aggiudicano gare o appalti.
- forme ulteriori di collaborazione tra PA con gli ETS con gli strumenti della co-programmazione, co-progettazione e co-gestione oltre al perimetro del welfare, ovvero i settori del verde, della manutenzione del patrimonio MM, della trasformazione di cibo della Milano Ristorazione, etc.
- come si possa maggiormente connettere la responsabilità sociale d’impresa delle imprese profit con progetti sociali realizzati per il bene comune, in modo tale che il Comune possa fare da governance di questo processo con la costituzione di un’unità operativa dedicata;
- processi di governance e di facilitazione di forme diverse di “ibridazione” nella collaborazione tra PA, ETS, società Benefit – B-Corp (ovvero imprese che si dotano di un codice sociale e ambientale che le renda intermedie tra una realtà profit ed una non profit) e aggregati informali di economia civile che ad esempio si traducono in forme di co-housing (abitazione condivisa aperta al territorio) ricettiva all’accoglienza delle fragilità e produttrice di capitale sociale;
- la creazione, fra gli enti del terzo settore e operatori della finanza etica, di progetti di cooperazione e collaborazione;
- forme di economia civile attraverso il placemaking, ovvero quella rigenerazione di luoghi urbani (chiusi e/o aperti) che permetta la creazione di business e insieme di valore economico e sociale dentro le sfere del turismo, della valorizzazione di beni culturali, della produzione o della somministrazione agroalimentare, del digitale e della manifattura 3.0.
- forme di economia civile di quartiere come quella della banca del tempo o della produzione di valore sociale attraverso forme nuove di convivenza, ci collaborazione e di cooperazione.
- un regolamento che disciplini in modo organico le varie forme di relazione tra gli ETS e la PA (co-programmazione dei diversi piani di sviluppo locale, co-progettazione di interventi volti alla produzione di servizi, convenzioni con le diverse forme di volontariato, assegnazione e valorizzazione di patrimonio immobiliare pubblico, etc.);
- piani di formazione per dirigenti e funzionari della Pubblica amministrazione rispetto all’attuazione delle forme amministrative di rapporto con il terzo settore sulla base della Riforma del terzo settore;
- valorizzare e implementare il ruolo del Forum del Terzo Settore e del Centro dei Servizi del volontariato come forme di rappresentanza e di servizio e studiare anche forme nuove di rappresentanza che includano la piena partecipazione di tutti;
- promuovere e favorire esperienze di innovazione economica che uniscano la sfera sociale con quella tecnologica e digitale;
- connettere in modo più sistematico e pregnante l’imprenditoria sociale con il percorso che è stato intrapreso dalla giunta comunale rispetto al “patto per il lavoro” con tutte le forze dell’impresa e delle rappresentanze dei lavoratori;
- promuovere il Servizio Civile Universale da svolgersi sia presso gli ETS milanesi che presso i servizi della PA;
ritenuto che
- la Commissione sarà composta da n. 23 Consiglieri, nominati con criterio proporzionale alla consistenza dei Gruppi Consiliari e designati dai rispettivi Presidenti, come da prospetto allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
- la Commissione concluderà i propri lavori, relazionando il Consiglio Comunale sull’esito degli stessi, entro 36 mesi dall’insediamento, salvo eventuale proroga che sarà autorizzata dal Consiglio Comunale con proprio provvedimento entro la scadenza indicata;
- per la partecipazione ad ogni seduta della Commissione Speciale sarà riconosciuto a ciascun componente un gettone di presenza di importo pari a quello stabilito per la partecipazione alle Commissioni Consiliari permanenti, fermo restando il limite massimo mensile percepibile da ciascun Consigliere, stabilito dall’art. 82, comma 2 TUEL e di recente rideterminato dall’art. 1, commi da 583 a 587 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022). La corresponsione del gettone di presenza è subordinata all’effettiva partecipazione del Consigliere alla Commissione secondo i termini e le modalità stabilite dal Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del Consiglio Comunale ed entro il limite massimo mensile previsto per legge;
accertato che
- la spesa per i gettoni di presenza è posta a carico del Cap. 00113/15/02 ed è effettuata con riferimento al Bilancio di Previsione dell’esercizio 2022-2024, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 43 del 13 giugno 2022 avente ad oggetto “Documento Unico di Programmazione (DUP) e Bilancio di Previsione 2022/2024”;
dato atto che
- le Commissioni speciali previste dall’art. 34, comma 8 dello Statuto sono istituite con provvedimento consiliare adottato a maggioranza assoluta dei componenti, in seduta pubblica, con voto segreto, come prescritto dall’art. 14, comma 1 del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del Consiglio comunale;
- ai sensi dell’art. 2, comma 2 del Regolamento delle Commissioni Consiliari i membri della Commissione sono nominati dal Consiglio Comunale con il provvedimento che istituisce la Commissione stessa;
- per quanto non disposto dal presente provvedimento, la Commissione opererà secondo la normativa del Regolamento delle Commissioni Consiliari;
visti
- gli artt. 38, 42 e 43 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i.;
- gli artt. 25, 34 comma 8, e 36 dello Statuto del Comune di Milano;
- gli artt. 14, commi 1 e 3, 16 e 26 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio comunale;
- gli artt. 1, comma 5, e 2, comma 2 del Regolamento delle Commissioni consiliari;
- la deliberazione di Consiglio comunale n. 43 del 13 giugno 2022 avente ad oggetto “Documento Unico di Programmazione (DUP) e Bilancio di Previsione 2022/2024”;
- la deliberazione di Giunta comunale n. 963 del 1 luglio 2022 ad oggetto: “Approvazione del Piano degli Obiettivi 2022-2024 e del Piano Esecutivo di Gestione 2022-2024”;
- il parere di regolarità tecnica espresso, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i., dal Direttore dell’Area Servizio di Presidenza del Consiglio comunale e il parere di regolarità contabile espresso dal Direttore della Direzione Bilancio e Partecipate, allegati quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;
- il parere di legittimità espresso dal Segretario Generale ai sensi dell’art. 2, comma 1, del vigente Regolamento comunale sul sistema dei controlli interni, che si allega anch’esso al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
DELIBERA
- di istituire la “Commissione Speciale per l’economia civile e lo sviluppo del terzo settore” con la composizione, la durata e i compiti descritti in premessa;
- di stabilire che per l’effettiva partecipazione alle sedute sarà corrisposto ai componenti della Commissione, con le modalità stabilite dal Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del Consiglio Comunale ed entro il limite massimo mensile previsto per legge, un gettone di presenza di importo pari a quello previsto per la partecipazione alle Commissioni Consiliari permanenti;
- di nominare componenti della Commissione Speciale di cui al punto 1) i Consiglieri designati dai Presidenti dei Gruppi Consiliari in sede di approvazione del presente provvedimento e secondo le risultanze del pertinente verbale di deliberazione.